Anatomia Di Una Pianta Di Cannabis

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Anatomia Di Una Pianta Di Cannabis

Le piante di cannabis sono pura magia, e si compongono di diverse parti. Investighiamo la compostezza anatomica della cannabis per acquisire qualche conoscimento sulla ganja.

Vi siete mai fermati a meditare su quei minuti, intricati, componenti delle cime? Sembra un groviglio magico, lo sappiamo, ma se volete fare un passo avanti nelle vostre conoscenze sull'anatomia cannabica e impressionare i vostri colleghi di ganja, restate con noi.
Parleremo principalmente delle piante femmina e dell'anatomia delle gemme.

MASCHIO & FEMMINA

Le cime che avete nascosto nel barattolo provengono da una pianta femmina (si spera). Le piante di cannabis possono essere femmine, maschi, o ermafrodite; l'anatomia della pianta dipende dal suo sesso. Le piante maschio recano sacchetti di polline che funzionano come sistema riproduttivo; quando le femmine vengono impollinate incominciano a generare semi. Le piante ermafrodite sono metà maschi e metà femmine; queste piante possono auto-impollinarsi e creare semi, sebbene ciò non sia desiderabile per i consumatori di cannabis, per la bassa potenza e perché si sciupa la purezza del gene femminile. Le gemme umide che consumiamo provengono da piante femmina “sinsemilla”, cioè senza semi. I coltivatori possono assicurarsi che la pianta sia femmina acquistando o creando semi femminizzati, o clonando la pianta madre.

Anatomia Di Una Pianta Di Cannabis

CIME

Le aree in cui crescono le gemme sono conosciute come cime, o “cola”; vengono chiamate anche “cime secondarie”. La pianta è dotata di una cima principale (chiamata anche cima apicale), che si forma alla sommità della pianta; è di solito la cima più grande della pianta. Cime più piccole crescono dai nodi della pianta, fra le foglie della chioma; queste cime sono di solito molto più piccole, ma possono esser fatte ingrossare con l'utilizzo di tecniche quali lo LST (“Low Stress Training”), vincolo a basso stress), e lo ScrOG (“Screen Of Green”, cortina verde). Le cime possono anche maturare in momenti diversi; in molti casi la cima principale maturerà prima delle cime più piccole, a causa della diversa esposizione alla luce.

CALICE

Anatomicamente, i fiori delle piante di cannabis sono chiamati calici, ed hanno l'aspetto di noduli a forma di goccia. Quindi, andate al vostro barattolo, tiratene fuori una gemma e osservate di tra le foglioline primarie, quelle più vicine ai germogli (chiamate “sugar leaves”); potrete trovare i piccoli calici ricchi di tricomi, THC, cannabinoidi ed altre sontuose sostanze.

PISTILLO

Vi siete mai chiesti cosa ci facciano sulle vostre gemme quei fini peletti bruni aranciati? Sono chiamati pistilli, e la loro funzione è quella di raccogliere il polline e dare inizio al processo di creazione del seme. I pistilli crescono dai calici. Quando i pistilli cominciano ad apparire dai calici, sono bianchi e dritti, e durante il processo di maturazione iniziano a piegarsi ed a colorarsi di giallo, poi d'arancio, ed infine marrone.

TRICOMI

Per ultimi, ma non meno importanti, i tricomi sono quei “peli” somiglianti a cristalli, che contengono terpeni, THC, e cannabinoidi. Se avete la vostra cima, datele uno sguardo; vedete quegli spruzzi bianchi cristallini? Sissignore, quelli sono i tricomi. I tricomi si differenziano durante il processo di maturazione, al principio sono piccoli e chiari, poi crescono in altezza, in seguito diventano nebulosi, ed alla fine ambrati. Gli effetti della cannabis dipendono in grande misura dallo stadio di maturazione dei tricomi.

Ci sono probabilmente centinaia di nomi per le diverse parti, sostanze, e cellule dell'organismo della cannabis, che gli esperti studiano per migliorare la genetica delle piante. Ma le parti anatomiche che abbiamo menzionato qui sono le più essenziali da conoscere, per navigare con successo fra le vostre umide cime di ganja.