Cannabis e Schizofrenia: un Rapporto Complesso
Published :
May 3, 2018
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Marijuana Medica
Per decenni, la cannabis è stata accusata di provocare reazioni psicotiche che condurrebbero alla schizofrenia. Tuttavia, alcuni studi indicano che l'uso di cannabis può avere effetti sia negativi che positivi sugli individui affetti da questa malattia.
Anche oggi, nell'era della legalizzazione e della conoscenza, molte persone mantengono un atteggiamento diffidente nei confronti della cannabis, in quanto sostanza psicoattiva. In realtà, le varietà di marijuana con elevate concentrazioni di THC e CBD possono essere impiegate a livello terapeutico in numerose circostanze. Tuttavia, molta gente è ancora estremamente sospettosa, soprattutto per via dei potenziali effetti indesiderati.
Per decenni è rimasto aperto un dibattito sul fatto che la cannabis potesse innescare o peggiorare i sintomi di psicosi e/o schizofrenia. Dopo tutto, questo fu proprio uno dei principali dubbi insinuati all'epoca del film Reefer Madness, negli anni '30.
Ma, tutto sommato, la cannabis può davvero essere collegata alla psicosi o alla schizofrenia? In questo articolo cercheremo di rispondere alla domanda.
DEFINIZIONE DI SCHIZOFRENIA
Se non avete molta familiarità con questo disturbo, sappiate che la schizofrenia è una malattia mentale. Chi ne soffre, spesso tende a perdere il contatto con la realtà. Solo negli Stati Uniti circa 7,5 milioni di persone soffrono di schizofrenia. La patologia colpisce più frequentemente gli uomini attorno ai 20 anni di età. In genere nelle donne la malattia si manifesta in età più avanzata.
La psicosi non è l'unico sintomo della schizofrenia. Ad ogni modo, chi ne è affetto soffre di allucinazioni, discorsi disorganizzati e visioni. Alcuni sperimentano una mancanza di stimoli sociali, uno stato emotivo apatico, riduzione dell'attenzione e problemi di memoria.
LEGAMI TRA CANNABIS E SCHIZOFRENIA
Alcuni studi sulla schizofrenia citano la cannabis come anello di congiunzione con la malattia. Alcune ricerche hanno evidenziato che la maggior parte delle persone affette da schizofrenia aveva una maggiore tendenza a consumare ganja rispetto alla controparte sana. Gli effetti sui fumatori malati, tuttavia, erano molto diversificati.
Altre indagini hanno mostrato che certi pazienti stanno bene mentre consumano la sostanza. Però, tendono a sviluppare effetti indesiderati avversi non appena lo sballo svanisce. Secondo altri studi i pazienti schizofrenici che usano cannabis mostrano funzionalità cognitive "superiori", soprattutto a livello di memoria visiva e di capacità decisionali.
FATTORI DI RISCHIO PER I SOGGETTI SCHIZOFRENICI CHE FANNO USO DI CANNABIS
I risultati di queste ricerche sono piuttosto diversi tra loro. Tuttavia, alla fine si è giunti ad una conclusione generale, ovvero che la cannabis potrebbe produrre effetti negativi sulle persone che soffrono già di schizofrenia. Ad esempio, si ritiene che il THC possa agire da "fattore ambientale scatenante", amplificando i sintomi della malattia.
La cannabis produrrebbe effetti avversi soprattutto nei pazienti che consumano l'erba in giovane età. Infatti, l'assunzione di THC non è raccomandabile quando il cervello è ancora in via di sviluppo. Per quanto riguarda la schizofrenia, la cannabis potrebbe anche aumentare il rischio di insorgenza della malattia.
LA CANNABIS PUÒ CONDURRE ALLA SCHIZOFRENIA?
Sulla base di alcune testimonianze dirette da parte dei pazienti, sono stati evidenziati alcuni collegamenti tra consumo di marijuana in tenera età e manifestazione della schizofrenia. Una ricerca effettuata su topi geneticamente predisposti alla schizofrenia ha mostrato che i roditori esposti al THC sviluppavano sintomi della malattia più intensi.
Al contrario, i ratti che non presentavano rischi a livello genetico, dopo l'assunzione di THC non hanno mostrato le stesse reazioni.
Ad ogni modo, uno studio condotto dalla Harvard Medical School ha cancellato qualsiasi collegamento tra uso di cannabis e schizofrenia negli esseri umani. Nello specifico, i ricercatori hanno dichiarato che "la presenza di un elevato fattore di rischio familiare, e non il consumo di cannabis in sé, può costituire la base per un successivo sviluppo della schizofrenia nei consumatori di marijuana".
IL CBD COME TRATTAMENTO?
Il THC potrebbe generare effetti indesiderati su un cervello affetto da schizofrenia. Ma la sua controparte non-psicoattiva, il cannabidiolo (CBD), potrebbe invece offrire esiti opposti. Il CBD infatti è da tempo una sostanza molto apprezzata ed utile per alleviare il dolore e gestire numerosi altri disturbi.
Prima di tutto, a differenza dei farmaci tradizionali, il CBD impiegato come trattamento anti-psicotico ha mostrato pochissimi effetti collaterali. Test successivi eseguiti su animali hanno evidenziato che il CBD ha effettivamente contribuito a migliorare determinate condizioni, come la memoria di lavoro e i deficit di interazione sociale.
CONCLUSIONE: IL COMPLESSO RAPPORTO TRA CANNABIS E SCHIZOFRENIA
Come per molti altri studi condotti sulla cannabis, anche in questo caso c'è ancora molta strada da fare per arrivare ad una conclusione definitiva. Per il momento, la cannabis sembra produrre effetti sia positivi che negativi sulle persone affette da schizofrenia, e nessuna delle due controparti sembra prevalere in modo evidente sull'altra.
Ad ogni modo, la tecnologia progredisce continuamente, e anche la comprensione della cannabis aumenta sempre di più. Pertanto, possiamo sperare di ottenere dei risultati più chiari nel prossimo futuro.