Come Testare La Qualità Dei Semi Di Cannabis
Published :
May 14, 2019
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Coltivazione di cannabis
Piantare semi di cannabis di dubbia provenienza può rivelarsi uno spreco di tempo e fatica. Ma come si distinguono quelli sani? Date un'occhiata a questi consigli per avere qualche valida indicazione.
Prima di avventurarsi nella coltivazione della cannabis è necessaria una lunga preparazione. I coltivatori devono assicurarsi di avere una buona illuminazione per fornire energia alle loro piante. Ma hanno anche bisogno di un'area da designare alla coltivazione, a prescindere che sia indoor o outdoor. Inoltre, i coltivatori devono procurarsi una fonte d'acqua, una serie di macro e micronutrienti ed un terreno di buona qualità, se sarà questo il substrato di coltura scelto.
C'è ancora un altro punto da cancellare dalla lista di cose da fare prima di coltivare, che spesso viene trascurato: controllare la qualità dei semi prima di piantarli nel terreno. È un passaggio semplice che, a lungo termine, può far risparmiare un sacco di tempo ed energia.
Il modo più affidabile per verificare se i semi sono vitali è metterli semplicemente nel terreno e consentire loro di germinare. Sebbene questo metodo sia di per sé semplice, aspettare che perforino lo strato superiore del terreno può comportare lunghi tempi d'attesa. Questo può risultare particolarmente dispendioso in termini di tempo quando si coltiva su larga scala, a livello commerciale o quando si desidera semplicemente avviare una coltura nel più breve tempo possibile.
Qui di seguito vi riportiamo alcuni semplici metodi da usare per valutare la qualità dei vostri semi di cannabis.
LA FONTE DETERMINA SPESSO LA QUALITÀ
Prima ancora di iniziare a testare la qualità dei semi, bisogna affrontare la questione su dove trovarli. Acquistando i semi da rifornitori, seedshop e headshop affidabili avrete molte più possibilità di trovare semi di cannabis di buona qualità. Inoltre, saprete esattamente quale varietà state acquistando, le sue caratteristiche, i tempi di fioritura, ecc.
Alcuni consumatori di cannabis si entusiasmano alla vista di qualche seme di cannabis rimasto sul fondo della bustina d'erba appena comprata. Ma questa non è necessariamente una cosa positiva. Oltre ad aggiungere peso alla vostra bustina d'erba, la loro vitalità sarà bassa e molto probabilmente non saranno nemmeno femminizzati. Inoltre, non saprete mai di quale varietà si tratta e se la sua genetica ha qualche valore. Se però ve la sentite, non c'è nulla di sbagliato nel provare a coltivare questi semi. Potrebbe rivelarsi un divertente progetto parallelo. L'importante è non avere grandi aspettative fin da subito.
CHE ASPETTO DEVONO AVERE I SEMI?
Avete appena messo le mani su qualche seme e state pensando di farli germogliare nei prossimi giorni, ma siete incerti sulla loro qualità. Ebbene, il primo punto di riferimento sarà osservarli più da vicino. Possiamo farlo ad occhio nudo, ma l'uso di una lente di ingrandimento può semplificare di molto le cose.
Un seme sano mostra sulla superficie del suo tegumento un motivo "tigrato", con colori marroni, grigi e talvolta neri che si intrecciano tra loro. Può inoltre mostrare chiazze su tutta la superficie ed un rivestimento apparentemente ceroso. Tuttavia, in alcuni casi, i semi possono avere un aspetto più verde, bianco o pallido, un chiaro segno di basso tasso di germinazione.
Un seme sano risulta duro al tatto e, se schiacciato tra indice e pollice, dovrebbe reggere la pressione esterna esercitata dalle dita. Se il seme si rompe, allora è segno che era debole e poco sano.
QUANTO TEMPO HANNO I VOSTRI SEMI?
Se state acquistando da un negozio di semi o un headshop, avete più probabilità di risalire all'età dei semi a cui siete interessati ed ottenere una risposta sincera. Tuttavia, acquistando da altre fonti o usando i semi trovati in una busta, difficilmente riuscirete a scoprire la loro età. Conoscere l'eta del seme prima di provare a coltivarlo è molto vantaggioso, perché i semi troppo vecchi tendono a non germogliare o possono richiedere diversi giorni per farlo.
I semi sono di per sé una forma di vita soggetta all'invecchiamento e al deterioramento. Sebbene debbano passare diversi anni prima di poter parlare di una vera e propria perdita di vitalità, rimane comunque un punto da prendere in considerazione prima di coltivare.
CONTROLLATE SE I SEMI GALLEGGIANO NELL'ACQUA
Un trucco semplice ed economico per determinare se i vostri semi non sono una perdita di tempo è quello di verificare se galleggiano in acqua. Prendete un bicchiere o una brocca con acqua e posizionate i semi sulla superficie. Lasciate i semi nell'acqua per qualche ora e tornate a controllarli più tardi. Quelli che affonderanno saranno sani e dovranno essere subito messi a germinare, dato che ormai sono stati bagnati. Tutti quelli che rimarranno invece a galla saranno quasi sicuramente di cattiva qualità e non dovrebbero essere usati per non rischiare di perdere tempo.
SIETE PERÒ LIBERI DI PORTARLI AVANTI FACENDOLI GERMINARE
Se avete tempo da perdere e coltivate cannabis esclusivamente per la vostra gioia ricreativa, allora potete portare avanti questi semi germinandoli. Questo è ovviamente il modo più accurato per determinare se un seme è vitale o meno.
Piantare un seme nel terriccio ed aspettare che germogli è il modo migliore per verificare se si tratta di un esemplare sano. Tuttavia, per accelerare leggermente le cose potete osservare in tempo reale la sua germinazione. Mettete i semi tra due pezzi di carta da cucina e riponete il tutto in un piatto. Bagnate la carta con acqua finché non sarà sufficientemente umida e mettete il piatto in un luogo buio. Controllateli una volta al giorno e verificate se si intravede una piccola coda biancastra fuoriuscire dal loro interno. Questa struttura è chiamata radichetta, che nel giro di pochi giorni si trasformerà nella radice primaria. A questo punto, tutti i semi germinati potranno essere piantati nel terreno, dove finiranno di aprirsi trasformandosi in piccole piantine.