Differenze tra Cannabis sativa, indica e ruderalis
Published :
Jan 13, 2016
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Varietà di cannabis
Al mondo esistono migliaia e migliaia di varietà di Cannabis, diverse per caratteristiche di crescita, sapori, aromi, rese ed effetti. Tuttavia, tutte quante hanno un elemento in comune:
Ovvero appartengono ad una delle tre specie del genere Cannabis: Sativa, Indica o Ruderalis.
Ad ognuna di queste specie è stato dato un nome che ne contraddistingue le tre principali e singolari differenze genetiche. Anche se, botanicamente parlando, queste tre varietà appartengono tutte alla stessa famiglia delle Cannabaceae (tutti i ceppi di Cannabis esistenti rientrano in questa famiglia), ciascuna presenta caratteristiche genetiche proprie. Poter comprendere meglio quali sono le reali differenze tra queste tre varietà può venire particolarmente utile all'ora di decidere quale varietà coltivare e quali accorgimenti adottare per ottenere la migliore marijuana, a seconda delle nostre principali esigenze.
Sativa
Delle tre varietà di Cannabis, la Sativa è quella che raggiunge le dimensioni più imponenti, oltre ad essere, probabilmente, la più popolare. Sono piante originarie delle zone più interne dell'Equatore, nei Paesi compresi tra i 30 gradi nord e 30 gradi sud della linea equatoriale. Queste zone si contraddistinguono per la durata della luce solare giornaliera. Infatti, le ore di esposizione solare si mantengono costanti per tutto l'anno (a differenza delle variazioni stagionali del resto del mondo). Le piante di Cannabis sativa si sono dovute evolvere adattandosi a queste caratteristiche ambientali, proprie di questo habitat naturale, sviluppando un processo di crescita costante, seguito infine da quello di fioritura. È per questo motivo che le piante della varietà Sativa tendono a diventare meno compatte e cespugliose, ma più ariose, rispetto ai suoi omologhi parenti. Inoltre, sono caratterizzate da periodi di fioritura piuttosto lunghi, sempre rispetto alle varietà Indica o Ruderalis, ma con rese produttive proporzionalmente più elevate. Le foglie delle piante di Cannabis sativa sono più allungate e filiformi, spesso paragonate a dita (per intenderci, la tipica rappresentazione stereotipata della foglia di Cannabis).
Effetti di una Sativa
Le piante di Cannabis sativa tendono ad avere alte concentrazioni di THC ed un contenuto relativamente basso di CBD. Solo di recente, i livelli di quest'ultimo cannabinoide sono stati incrementati tramite le ibridazioni realizzate dall'uomo (ricordiamoci che il mercato mondiale ha sempre considerato positivamente le varietà con alte concentrazioni di THC). Le proprietà che contraddistinguono le varietà Sativa vengono percepite dall'uomo come:
- Sensazioni altamente cerebrali
- Effetti stimolanti ed energizzanti
- Stati di forte motivazione
- Aumento della concentrazione e/o della lucidità mentale
- Ispirazione ed aumento della creatività
- Riduzione delle sensazioni di nausea
- Efficace palliativo contro la depressione, oltre alla capacità di indurre sensazioni di benessere
- Stimolante dell'appetito
Indica
Le piante di Cannabis indica, normalmente, si distinguono per le dimensioni più contenute e le forme più cespugliose. Questa varietà di Cannabis è originaria delle zone subtropicali più impervie, in paesi come Pakistan e Afghanistan (nomi sovente adottati per riconoscere le varietà Indica). Tutte le aree geografiche comprese tra i 30-50 gradi nord e sud dell'Equatore presentano un clima ideale per lo sviluppo di questa genetica. Trattandosi di habitat più distanti dall'Equatore, rispetto alle cugine Sativa, le ore di luce solare di cui possono usufruire le piante di Cannabis indica tendono a fluttuare molto di più. Ciò significa che, quando le piante hanno ormai raggiunto un'altezza ottimale, avranno le energie sufficienti per iniziare a produrre fiori, stimolate dalla variazione del fotoperiodo (quando le ore di luce solare diminuiscono viene innescata la fase di fioritura). Di tutte le varietà di Cannabis esistenti, le foglie delle piante di Indica si contraddistinguono sicuramente per la loro forma, molto più tozze rispetto alle altre. Infatti, la superficie di ogni singolo "dito" è più larga, al fine di ottimizzare al massimo la luce solare ricevuta.
Questa loro necessità di sfruttare al meglio i raggi solari, ha spinto questa varietà di Cannabis ad evolvere, fino a sviluppare un comportamento di fioritura più accelerato, rispetto alla loro controparte Sativa. Ciò, unito alle dimensioni più ridotte, rende le varietà Indica estremamente interessanti per coloro che coltivano con finalità commerciali. Infatti, lo spazio e i tempi di coltivazione sono essenziali per ottenere il più elevato profitto.
Effetti di un'Indica
Le varietà di Cannabis indica sono conosciute per la loro concentrazione di CBD, decisamente più elevata rispetto alle Sativa. Una delle tante funzioni del CBD è quella di moderare gli effetti che il THC provoca su corpo e mente. Ciò contraddistingue le varietà Indica da quelle Sative, soprattutto al momento di percepire i loro effetti. I principali sono:
- Effetti corporei
- Sensazioni altamente rilassanti a livello muscolare
- Riduzione di infiammazioni
- Efficace palliativo contro il dolore
- Concilia il sonno
- Azione sedativa
- Aumenta l'appetito
- Incrementa la produzione di dopamina
- Allevia stress ed ansia
Cannabis ruderalis
La Cannabis ruderalis è una genetica che si è diffusa in tempi più recenti. È entrata in scena solo pochi anni fa, innovando la coltivazione della Cannabis. Cresce in natura nelle regioni climatiche più rigide al mondo, nei paesi situati non oltre i 50 gradi nord dell'Equatore (tra cui Russia e Cina).
La caratteristica principale della varietà Ruderalis è la proprietà di "auto-fiorire", ovvero fiorisce senza essere stimolata dalla variazione del fotoperiodo. Ciò permette ai coltivatori di non dedicare più tempo e sforzi alla sua manutenzione, trattandosi di un tipo di marijuana in grado di sopravvivere da sola al proprio duro destino. Anche le varietà di Ruderalis non crescono molto, sviluppando poche ramificazioni laterali.
Effetti di una Ruderalis
Le Ruderalis contengono livelli di THC e CBD talmente bassi da essere inefficaci nella loro forma più pura. Ciò spiega perchè fino a pochi anni fa questa genetica non veniva sfruttata con propositi commerciali. Tuttavia, incrociando questa varietà con una Sativa o un'Indica si ottengono piante a predominanza, rispettivamente, Sativa o Indica, ma con le caratteristiche di autofioritura trasmesse dai geni di Ruderalis. Questo è, ovviamente, un enorme vantaggio per diversi produttori, soprattutto per coloro che vivono nelle zone più fredde del pianeta e/o per i coltivatori outdoor. Grazie a questa genetica, si possono oggi coltivare grandi piantagioni senza eccessivi sforzi. Inoltre, ciò permette di ottenere più raccolti all'anno: dato che la fioritura non dipende dalla variazione di luce solare stagionale, ma esclusivamente dal suo ciclo di crescita, si potrà piantare nuovamente dopo ogni raccolto.
Ciò significa che la Ruderalis, nella sua forma pura, non provoca nessun tipo di effetto, ma, incrociata con genetiche Sativa e Indica, produce ibridi autofiorenti con le caratteristiche di queste ultime.
Un breve commento sugli ibridi
Anche se Sativa, Indica e Ruderalis sono 3 varietà di Cannabis molto diverse, possono essere tra di loro incrociate per ottenere ibridi. Oggigiorno, sono disponibili sul mercato numerose varietà di Cannabis che possiedono tutte e tre le diverse genetiche e proprietà. Ciò consente alle banche del seme e agli stessi coltivatori di personalizzare ed ottimizzare le proprietà degli ibridi da loro realizzati, offrendo, in alcuni casi, risultati veramente sorprendenti.