Piante di Cannabis con Radici Sane
Published :
Jun 16, 2017
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I migliori coltivatori di Cannabis si preoccupano della salute degli apparati radicali delle proprie piante. I nostri semplici consigli vi aiuteranno ad ottenere radici sane per piante di Cannabis sane e forti. Fidatevi di noi e quando raccoglierete vi ricorderete dei nostri suggerimenti.
Quando si tratta di coltivazione di Cannabis, bisogna prendersi cura sia del "sopra che del sotto". Indipendentemente dal substrato colturale o dai fertilizzanti che si vogliono usare, tutte le piante di Cannabis più produttive hanno una cosa in comune: un eccellente apparato radicale.
Le cime più grandi si ottengono solo con radici sane e forti. Con questa nostra pratica guida riuscirete a coltivare piante di Cannabis con radici ancora più sane, che vi consentiranno di ottenere straordinari raccolti.
IL RUOLO DELLE RADICI
Le radici sono gli organi vitali delle piante di Cannabis. Basti pensare che una pianta di Cannabis può perdere parte del suo fusto e delle sue ramificazioni senza morire, sopravvivendo e riacquistando vigore. Probabilmente non riprenderà il suo antico splendore, ma riuscirà comunque a recuperare le forze per sviluppare nuovi getti. Invece, un danno irreversibile o la completa asportazione dell'apparato radicale sarà letale.
Le radici, inoltre, svolgono anche l'importante funzione di ancorare la pianta di Cannabis al substrato, essenziale quando si coltiva all'aperto. Oltre a fornire stabilità, il principale ruolo del sistema radicale è quello di alimentare la pianta. La Cannabis risponde molto bene anche alla concimazione fogliare, ma si tratta di una tecnica di fertilizzazione da considerare secondaria a quella radicale.
La nebulizzazione di una sostanza liquida sulle foglie di una pianta di Cannabis può essere pericolosa, soprattutto quando si coltiva indoor sotto impianti d'illuminazione HID. Un'eccessiva umidità fogliare, infatti, può portare a bruciature per "effetto lente" e/o creare le condizioni ideali per lo sviluppo di muffe. Molti coltivatori riducono al minimo le applicazioni fogliari contro i parassiti, come ragnetto rosso e mosca bianca, evitandole completamente quando non si presenta il pericolo.
Le piante di Cannabis assimilano tutte le loro sostanze nutritive grazie all'apparato radicale. Paragonabili ad un sofisticato impianto di pompe, una volte che le foglie ed i rami perdono parte del loro contenuto idrico, le radici assorbono acqua e sostanze nutritive dal substrato, facendole poi scorrere attraverso lo xilema ed il floema.
In parole povere, le radici funzionano come vere e proprie cannucce, capaci di succhiare acqua e sostanze nutritive. Una volta entrate in circolo, raggiungono tutte le parti più periferiche del "sistema circolatorio" di rami e foglie.
I VANTAGGI DI AVERE RADICI SANE
Una pianta di Cannabis con radici sane e forti riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale. Quando si parla di fertilizzanti e stimolatori per la fioritura e delle più avanzate tecniche colturali si possono fraintendere le basi della coltivazione. I coltivatori più esperti sanno molto bene che un apparato radicale ben formato e vigoroso consente di assorbire una maggiore quantità di sostanze nutritive, per piante più sane e robuste.
Le radici sono i pilastri su cui il coltivatore deve costruire le proprie colture. Quando una persona dedica attenzioni e tempo nella cura delle radici, le coltivazioni indoor e outdoor diverranno molto più produttive e facili da seguire. Il trapianto, la clonazione, la potatura finalizzata ad aumentare le ramificazioni sono tutte fasi direttamente influenzate da un apparato radicale sano.
Un piantino dotato di radici bianche, spesse e robuste avrà la possibilità di svilupparsi in fase vegetativa con maggiore vigore. Dopo una potatura, la pianta tende a subire un forte stress e solo un sistema radicale ben formato le consentirà di recuperare appieno le forze per proseguire velocemente la sua crescita.
Le piante madri devono essere dotate di radici sane, altrimenti le talee tenderanno ad essere più deboli e sensibili agli attacchi degli agenti patogeni. Un coltivatore che si prende cura delle radici delle proprie piante otterrà sempre ottimi risultati.
UNA PRATICA SEMPLICE ED EFFICACE
Mantenete sempre pulito l'ambiente dove coltivate. Quando l'igiene viene a mancare, le radici e le piante in generale possono essere facili prede di microrganismi potenzialmente pericolosi, che potrebbero distruggere l'intero raccolto.
Ricordatevi sempre che prevenire è meglio che curare, per evitare di dover affrontare problemi legati a parassiti, malattie e muffe (il peggior incubo di tutti i coltivatori).
I vasi/contenitori, forbici per la manicure, bisturi o lamette per la clonazione e la zone interna del vostro armadio, o stanza di coltivazione, devono essere sempre perfettamente puliti. Per farlo serve solo un po' di olio di gomito e normali prodotti per la pulizia della casa. Una volta che avrete sterilizzato e pulito tutte le apparecchiature e le superfici che andrete ad usare, cercate di mantenerle tali anche durante la crescita delle piante.
Le irrigazioni troppo frequenti possono causare marciume radicale, uno degli errori più comuni tra i coltivatori principianti. Evitate di valutare ad occhio se una pianta ha bisogno d'acqua, ma sollevate il suo vaso e, a seconda del peso, innaffiate il substrato.
Con il tempo prenderete familiarità con il peso da umido e da asciutto dei vostri vasi e contenitori. In questo modo saprete quando è arrivato il momento di irrigare. Cercate di non esagerare con l'acqua e, se dovesse accumularsi nei piattini sotto i vasi, eliminatela dopo ogni irrigazione. Il marciume radicale è piuttosto facile da rilevare, in quanto sprigiona il suo caratteristico e sgradevole odore di marcio.
I sistemi idroponici tendono ad essere più vulnerabili al marciume radicale, in quanto le radici sono a diretto contatto con l'acqua. Inoltre, adottando questa tecnica dovrete prestare maggiore attenzione al pH dell'acqua, in modo da mantenere un intervallo di pH ottimale tra 5.5 e 6.5.
Il terriccio, invece, ha la capacità di agire come un tampone naturale, ammortizzando meglio le oscillazioni di pH. Inoltre, nei terreni naturali possono essere presenti anche funghi benefici come il tricoderma. Chi invece coltiva con impianti idroponici dovrà valutare se aggiungere anche questi organismi nei substrati inerti.
Non lasciate che le radici delle piante soffochino in vasi troppo piccoli. Un apparato radicale limitato dalle dimensioni del vaso può frenare la crescita della pianta, provocando nanismo. Si può facilmente evitare piantando i semi direttamente in vasi di grandi dimensioni o trapiantando più volte. Un trucco per valutare la quantità di terra necessaria alle piante è calcolare un litro di terriccio per ogni settimana di crescita.
L'aerazione del substrato è un altro fattore da tenere seriamente in considerazione. Qualunque substrato decidiate di usare, assicuratevi che abbia un buon drenaggio e una buona ossigenazione a livello radicale.
Le radici hanno bisogno di respirare. I vasi "air-pot" sono un'ottima alternativa e possono essere usati sia in coltivazioni in terra/cocco che in impianti idroponici. Sebbene più costosi dei tradizionali vasi in plastica, mantengono l'apparato radicale più ossigenato e sano. Inoltre, con i vasi "air-pot" si riescono a controllare meglio i cicli di asciutto/umido.
Le pompe ad aria degli impianti idroponici devono essere costantemente monitorate.
IL NEMICO PUBBLICO N.1 ED I FUNGHI ALLEATI
Il phytium, meglio conosciuto come marciume radicale, è un fungo presente nel terreno che può danneggiare gravemente le radici delle piante di Cannabis. Questo patogeno è particolarmente pericoloso in quanto, a differenza dei parassiti come gli afidi radicali, i moscerini del terriccio e le larve, non può essere eliminato una volta infettata la pianta (anche dopo ripetuti trattamenti).
In commercio esistono alcuni prodotti contro le peggiori infestazioni parassitarie. Purtroppo il pythium è difficile da trattare e, di solito, richiede prodotti appositamente formulati e costosi.
Un apparato radicale sano richiede adeguate concimazioni per alimentare le proprie colonie di microrganismi benefici. In alcuni casi, può essere conveniente incrementare la loro presenza con prodotti specifici.
Le micorrize sono un particolare tipo di associazione simbiotica tra funghi benefici e radici di piante. Si tratta di funghi alleati che non danneggiano le radici e pochi grammi di questi organismi benefici nel terreno di coltura possono fare miracoli.
Ovviamente, in commercio esistono anche una vasta gamma di prodotti capaci di stimolare la crescita delle radici ed integratori microbici liquidi. Si tratta di un investimento che consigliamo a tutti i coltivatori.
Tuttavia, esiste un'ulteriore soluzione ancora più economica: la melassa biologica. Aggiungendo la melassa nei vostri piani di concimazione stimolerete lo sviluppo dei microrganismi benefici nelle zone radicali delle piante, ottenendo raccolti ancora più dolci ed abbondanti.