Erba nel nostro Sistema
Published :
Jul 27, 2016
Categories :
Marijuana Medica
• Notizie sulla Marijuana
L'uso dei test sul THC è sempre più comune, dato il crescente consumo di Cannabis. Nonostante i miti e le leggende, quant'è il tempo reale di permanenza del THC nel nostro organismo? Come viene testato?
Per molti, fumare erba può diventare un'attività svolta quotidianamente. A prescindere dal suo uso, a fini terapeutici o semplicemente ricreativi, il suo consumo si sta diffondendo nei settori più diversi della nostra società. La crescita nell'uso di questa pianta ha generato nuovi scenari in cui si stanno realizzando sempre più test sulla marijuana. Nonostante le opinioni ed i pareri contrastanti sul consumo di Cannabis nel mondo, non si può negare che l'uso di questa pianta è ancora illegale in gran parte del mondo.
Considerando questi elementi, diventa piuttosto importante sapere per quanto tempo le tracce d'erba permangono nel nostro organismo. Pur non esistendo una regola fissa e veloce da applicare a tutti i casi, ci sono alcune formule generali ed empiriche che possono dare un'idea dei tempi richiesti dall'erba, o per l'esattezza dal THC, per non essere più rilevabile nell'organismo. Il THC è il principale componente psicoattivo dell'erba e, in quanto responsabile dell'illegalità della Cannabis, viene testato per rintracciarne le eventuali tracce.
Come Viene Testato il THC?
Il THC può essere testato in diversi modi, ma alcune analisi sono più comuni di altre. Gli esami delle urine, del sangue e della saliva sono metodi piuttosto validi per rilevare tracce di THC, ma la sua presenza è anche rintracciabile nei follicoli piliferi! Mentre nella saliva il THC tende a permanere pochi giorni, nei follicoli dei capelli è rilevabile per tempi maggiori. Il test più comunemente usato è quello delle urine. Si tratta infatti dell'esame più economico per rilevare tracce di Cannabis e, se siete fumatori accaniti d'erba, può rintracciarne la presenza anche dopo 90 giorni dall'ultima assunzione.
- Test delle Urine
Essendo uno dei test più usati, qui di seguito vi proponiamo una guida per calcolare, approssimativamente, i tempi di permanenza del THC nelle urine. Ricordatevi, però, che non è un metodo infallibile ed unico, applicabile a tutti i casi. I tempi di permanenza dell'erba nel vostro organismo dipenderanno soprattutto dal vostro stile di vita e dalla frequenza con cui fumate. In sostanza, se fumate con maggiore frequenza, le sue tracce saranno rilevabili per più tempo.
1 Volta sola 1 settimana
2-4 Volte alla settimana 11-18 giorni
2-4 Volte al mese 23-35 giorni
5-6 Volte alla settimana 33-48 giorni
Consumo quotidiano 1-2 mesi
Altre Tipologie di Test
- Follicoli Piliferi
Come abbiamo accennato in precedenza, esistono anche altri metodi per individuare la presenza di THC. Anche se il THC può legarsi ai follicoli dei capelli per più di 90 giorni, si tratta di un test non del tutto affidabile e preciso e, di conseguenza, poco usato.
- Esame del Sangue
Un'altra forma di rilevazione poco adottata. Dato che il THC si lega ai globuli rossi per tempi piuttosto ridotti, la sua presenza è rilevabile per meno giorni rispetto ad altri test, rendendo il consumo occasionale quasi impossibile da identificare.
- Test della Saliva
Il metodo più usato dalla polizia nei test anti-droga realizzati nei controlli stradali. Se avete appena fumato erba in occasione di un'attività ricreativa, i test possono dare positivo al THC dopo circa 1 ora dall'assunzione e fino a 12 ore dopo. Normalmente, non rientra tra i test più usati dalle aziende per verificare l'uso di marijuana tra i propri impiegati, pur rimanendo ampiamente usato per rilevare casi di guida sotto i suoi effetti.
Come Superare un Test Anti-Droga?
Onestamente?! L'unico modo sicuro per superare un test sul THC è quello di far passare abbastanza tempo per consentire al composto di non essere più rintracciabile nell'organismo. Molte aziende sostengono di produrre articoli capaci di ripulire le eventuali tracce di THC dal sangue, ma nessuno ha mai confermato tali affermazioni. I tempi di rilevamento di questa sostanza variano a seconda del test adottato. Tuttavia, se consideriamo il test delle urine come il più usato, aumentare la quantità di liquidi nella propria dieta potrebbe aiutare. Bevendo di più, infatti, l'organismo viene stimolato ad espellere anche una maggiore quantità di liquidi, contenenti le eventuali tracce di THC. Nonostante ciò, anche in questo caso, non possiamo garantire la buona riuscita. Se sapete che verrete sottomessi ad un test come parte di un controllo di routine o di una prova per un nuovo lavoro, cercate di non consumare erba per alcune settimane, al di là delle linee guida precedentemente riportate. Il sistema d'analisi adottato da queste tipologie di esami lascia piuttosto interdetti, in quanto un fumatore assiduo di Cannabis può risultare positivo ad un test sul THC anche dopo due mesi dall'ultima assunzione, mentre un consumatore di eroina tende a dare positivo solo fino a 3 giorni dopo l'ultima assunzione. Purtroppo, il danno che può subire il corpo umano non è proporzionale ai tempi di permanenza della sostanza nell'organismo.