Cannabis: un trattamento efficace per l'osteoartrite?

L'osteoartrite è un disturbo degenerativo delle articolazione che provoca sia dolore che una graduale perdita della funzionalità motoria e articolare. Per come stanno attualmente le cose, esistono diverse terapie per il trattamento dei pazienti affetti da osteoartrite. Tuttavia, i farmaci moderni non sempre sono efficaci nel controllo della progressione della malattia e nella terapia del dolore. Spesso le convenzionali medicine non riescono a dare i risultati sperati e, in alcuni casi, provocano addirittura spiacevoli effetti collaterali.


Un recente studio di ricerca pubblicato sulla Rivista Europea di Neuroscienza ha sottolineato come l'uso di cannabinoidi (ovvero dei principi attivi contenuti nella marijuana) sia in grado di offrire un valido strumento terapeutico per il trattamento della malattia, come emerso durante test preclinici sull'osteoartrite. La ricerca ha rilevato come il sistema endocannabinoide presente all'interno dell'organismo umano sembrerebbe essere un ideale canale di cura del dolore, delle infiammazioni e delle funzioni articolari, individuando nella Cannabis, potenzialmente, la terapia ideale. Usando le parole dei ricercatori "la distribuzione ubiquitaria dei recettori dei cannabinoidi, unitamente al ruolo fisiologico svolto dal sistema endocannabinoide nella regolazione del dolore, delle infiammazioni e delle funzioni articolari, rappresenta un ulteriore supporto all'interesse terapeutico rivolto all'applicazione degli endocannabinoidi in casi di osteoartrite. Questa analisi riassume i promettenti risultati che sono stati raggiunti di recente in favore del valore terapeutico dei cannabinoidi nel trattamento dell'osteoartrite".


È importante sottolineare che si tratta ancora di studi preclinici, ovvero non ancora testati direttamente e in ambiente scientifico sull'essere umano affetto da osteoartrite. Tuttavia, le diverse testimonianze hanno largamente avvalorato la teoria che individua la Cannabis come trattamento alternativo delle artriti. Ciò significa che dobbiamo augurarci un rapido passaggio dalla ricerca preclinica a quella clinica, i cui risultati potrebbero rappresentare un ulteriore invito a cessare l'epoca del proibizionismo della Cannabis. Sono simili ricerche a contribuire a mettere la marijuana a disposizione di coloro che ne hanno reale necessità, mettendo fine alle persecuzioni: porre le basi alla scienza è la strada giusta da seguire.