Coltivare Marijuana In Climi Freddi
Published :
Dec 19, 2018
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Coltivazione di cannabis
Alcuni sostengono che le coltivazioni outdoor possono offrire buoni risultati nei climi settentrionali solo durante i brevi mesi estivi. Ma questo non è vero. La cannabis può essere coltivata anche a basse temperature, se sapete come farlo. Continuate a leggere per sapere come coltivare marijuana nelle stagioni più fredde dell'anno!
COME COLTIVARE MARIJUANA IN UN CLIMA FREDDO
Molti di noi non sono così fortunati da vivere in una zona climatica calda come l'Europa meridionale o la California. In queste regioni i coltivatori possono coltivare la propria ganja tutto l'anno senza troppe complicazioni, ma nelle zone dell'Europa settentrionale, caratterizzate da estati brevi e inverni lunghi, il clima non è particolarmente favorevole alla crescita della cannabis. Tuttavia, sapendo come procedere, si possono ottenere ottimi risultati anche a basse temperature. Anzi, il freddo del nord Europa può risultare addirittura benefico per lo sviluppo delle piante di marijuana.
Le zone del nostro pianeta dove la cannabis cresce in natura sono normalmente caratterizzate da molto sole, terreno fertile ed una temperatura esterna ottimale di 20–28°C. Nel Nord Europa, compresi Regno Unito, Paesi Bassi, Germania e molte altre parti dell'UE, ci riteniamo già fortunati se quelle poche settimane di caldo estivo ci permettono di coltivare qualche pianta all'aperto. D'altronde, queste condizioni non sono necessariamente negative se si coltiva indoor.
CLIMI FREDDI E COLTIVAZIONE INDOOR DELLA CANNABIS
Le temperature più basse dell'autunno e dell'inverno non sono solo una preoccupazione per i coltivatori outdoor. Il freddo può infatti influire anche sulle colture indoor. Una pianta coltivata tra le mura di casa, lontano dalle intemperie naturali, evita ovviamente la minaccia delle gelate invernali, ma il freddo combinato con un'alta umidità può creare situazioni problematiche. Ad esempio, il rischio di muffe e marciumi radicali aumenta considerevolmente. Nonostante ciò, la capacità di una pianta di superare i mesi più freddi dell'anno dipenderà da diversi fattori chiave. Uno di questi è il tipo di lampada che userete nelle vostre colture.
SE COLTIVATE INDOOR CON LAMPADE HID
Se anche voi coltivate cannabis indoor, le temperature fredde dell'autunno e dell'inverno possono risultare vantaggiose. Ciò vale per i coltivatori che usano ancora le classiche lampade HID (MH e HPS). Nonostante la crescente popolarità delle luci a LED per coltivare cannabis, le lampade HID "vecchio stile" sono ancora ampiamente usate da molti coltivatori. Sono infatti piuttosto economiche e i coltivatori di cannabis le hanno usate per decenni con ottimi risultati.
Tuttavia, le luci HID presentano un inconveniente: generano molto calore. Ciò significa che i coltivatori indoor sono spesso costretti ad installare speciali sistemi di raffreddamento all'interno delle grow room per mantenere le piante a temperature confortevoli. Ciò non accade nei mesi più freddi dell'anno! Il freddo dell'aria esterna e il caldo delle lampade HID possono bilanciarsi a vicenda, mantenendo le giuste temperature per la crescita della cannabis. Ciò significa che non dovrete installare dispositivi per riscaldare o raffreddare le vostre grow room, il che vi farà risparmiare un sacco di soldi. Alcuni coltivatori approfittano dei mesi più freddi dell'anno per aggiungere qualche lampade HID all'interno della stanza di coltivazione, ottenendo così rese maggiori.
SE COLTIVATE INDOOR CON LUCI A LED
Le moderne luci a LED possono raggiungere la stessa intensità luminosa delle lampade HID, ma sono alimentate da una potenza nettamente inferiore rispetto a quella richiesta dalle lampade HID. A lungo termine, questa loro qualità può ridurre significativamente la bolletta della luce di un coltivatore.
Tuttavia, una grande differenza rispetto alle HID è che le luci a LED generano molto meno calore, un aspetto spesso considerato vantaggioso. Nei mesi più caldi dell'anno, i LED non surriscaldano le colture indoor come le HID, il che significa che non c'è bisogno di posizionare sistemi di raffreddamento nelle stanze di coltivazione. Allo stesso modo, i LED emettono molta luce, consentendo di massimizzare i raccolti senza il rischio di bruciare o stressare le piante per un eccesso di calore.
Tuttavia, le luci a LED possono rivelarsi svantaggiose in inverno. Siccome non generano quasi calore, non possono riscaldare l'area di coltivazione come fanno le lampade HID. Diventa quindi necessario aggiungere qualche sistema di riscaldamento per consentire alle piante di crescere bene anche quando le temperature scendono.
Lo stesso vale per le lampade fluorescenti CFL, ancora ampiamente usate per la fase vegetativa. Esattamente come le luci a LED, queste lampade non generano molto calore, per cui potrebbero richiedere una soluzione di riscaldamento per consentire alle piante di crescere sane e forti.
COLTIVARE CANNABIS ALL'APERTO NELLE STAGIONI FREDDE
Contrariamente a quanto si pensa, le colture di cannabis all'aperto possono offrire ottimi risultati anche quando le temperature scendono. Se lo pianificate bene e con attenzione, potete coltivare marijuana all'aria aperta anche tutto l'anno. Ad esempio, conoscendo le specifiche condizioni meteorologiche della zona dove andrete a coltivare, potrete calcolare con precisione i tempi di raccolta ed evitare muffa e gelate. Ecco i nostri consigli su come coltivare la marijuana in zone climatiche fredde.
1. SCEGLIETE LA GIUSTA VARIETÀ DI CANNABIS DA COLTIVARE ALL'APERTO
La risposta di una varietà di cannabis a determinate condizioni ambientali dipende in larga misura dalla sua genetica. In altre parole, alcune varietà sono semplicemente più adatte a crescere in condizioni meno favorevoli rispetto ad altre. Al nord, il problema non è tanto la temperatura più fredda, bensì le frequenti precipitazioni che si susseguono in autunno. Se state coltivando una varietà di cannabis dal periodo di fioritura particolarmente lungo, che potrebbe protrarsi nei mesi piovosi, correte il rischio di distruggere in poco tempo le vostre preziose piante per colpa della muffa.
È per questo che è essenziale selezionare varietà di cannabis resistenti alle condizioni outdoor, capaci di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse. Le varietà a fioritura accelerata e quelle autofiorenti sono le più adatte per le nostre zone climatiche settentrionali, grazie al loro rapido ciclo di vita. A differenza delle varietà che possono fiorire fino a tardo autunno, queste varietà a fioritura accelerata sono pronte molto prima. Se state coltivando varietà fotoperiodiche, assicuratevi di scegliere quelle con un periodo di fioritura inferiore alle 9 settimane.
2. AVVIATE LA CRESCITA DELLE VOSTRE PIANTE DI MARIJUANA AL CHIUSO
Le piantine appena germogliate o nei loro primi stadi di sviluppo tendono ad essere particolarmente sensibili alle temperature basse. Per cui, invece di piantare i semi direttamente all'aperto, avviate la loro crescita al chiuso ed aspettate che le piante siano abbastanza forti per il trapianto. Potrete così metterle all'esterno verso tarda primavera, quando non ci sarà più il rischio di gelate.
3. CONSIDERATE L'USO DI VARIETÀ AUTOFIORENTI
Basandoci su quanto detto finora, le autofiorenti possono essere la soluzione ideale quando le condizioni esterne non sono ottimali. La maggior parte delle autofiorenti crescono in fase vegetativa per 30 giorni, o meno, ed iniziano a fiorire da sole. Il loro intero ciclo di vita, dalla semina al raccolto, può essere molto breve, come 8 settimane. Queste loro caratteristiche vi consentiranno di pianificare perfettamente le colture, per procedere così alla raccolta prima delle gelate o piogge autunnali. Inoltre, lo sviluppo delle autofiorenti non dipende dalle ore di esposizione alla luce come accade invece per le fotoperiodiche. Ciò significa che potete farle crescere e fiorire all'aperto indipendentemente dalla stagione.
4. CONSERVATE UNA PIANTA MADRE NELLE COLTURE INDOOR
Prevenire è meglio che curare! Se coltivate all'aperto, gli imprevisti non mancano mai. Potete pianificare al meglio ogni singolo passaggio, ma può sempre verificarsi qualcosa di imprevedibile come una gelata, una tempesta inaspettata o animali ghiotti di cannabis. Se mantenete al chiuso una o due piante madri in costante crescita vegetativa, potrete superare i danni del maltempo e di qualsiasi altra minaccia. Se qualcosa dovesse sterminare la vostra coltura, non tutto è perduto perché avrete con voi una "copia di sicurezza" da riutilizzare.
5. USATE I VASI
Supponiamo che abbiate già trovato un bel posto in mezzo ad un bosco o una qualsiasi zona all'aperto dove coltivare cannabis. Se potete, evitate di piantare le vostre piante direttamente nel terreno, ma usate piuttosto dei vasi. In questo modo potrete spostare facilmente le piante nel caso in cui il "punto più soleggiato" trovato in primavera non dovesse più avere quella esposizione nei mesi successivi. Coltivando le piante in vaso, potrete portarle al sicuro dentro casa quando si prevedono gelate o precipitazioni.
6. SCEGLIETE UNA BUONA ZONA DOVE COLTIVARE
Se non volete che le vostre piante subiscano danni per colpa delle gelate, posizionatele in una zona che riceva luce solare diretta già dalle prime ore del mattino. In questo modo le piante potranno scongelarsi lentamente dopo una notte di freddo e sopravvivere addirittura a temperature notturne inferiori a quelle ottimali per il loro sviluppo. Anche le zone più vicine ad un lago o un fiume possono dare ottimi risultati. Tendono infatti ad avere sempre qualche grado in più e si corrono meno rischi di gelate notturne.
Suggerimento: Se sono previste delle gelate, annaffiate le piante la sera. In questo modo proteggerete le radici dal congelamento.
COME COLTIVARE MARIJUANA IN CLIMI FREDDI—CONCLUSIONI
Se amate coltivare cannabis non dovete necessariamente limitarvi a coltivarla solo nei mesi più caldi dell'anno. A prescindere che coltiviate indoor o outdoor, con i suggerimenti della nostra guida riuscirete ad evitare che le temperature più fredde rovinino il divertimento.
Buona coltivazione a tutti!